CASCIANA TERME LARI — Le squadre della protezione civile della Misericordia di Lari hanno partecipato in maniera massiccia allo spegnimento del grosso incendio sul monte Serra.
Erano nove le squadre composte da due operatori ciascuna che si sono succedute per 50 ore consecutive nei primi giorni dell’emergenza e poi altre 20 ore nei successivi tra venerdi notte, sabato e domenica.
Valerio, Elia, Alessandro, Greta, Raffale, Fausto,Lucia, Andrea, Pasquale, Serena, Francesco, Nicolò, Diego, Massimo, Selene, Chiara, tutti giovani volontari che sono partiti con un unico mezzo in convenzione antincendio, un Land Rover defender pick-up allestito con modulo antincendio da 500 litri e ce l’hanno messa tutta per limitare al massimo i danni di un incendio che sembrava indomabile.
Nella prima giornata sono intervenuti sul fronte del fuoco che avanzava verso Vicopisano sulla cresta del Lombardone seguita dall’inizio di bonifica nella zona di Caprona e successivamente verso Calci per una altra bonifica.
La notte di martedì c’è stata una ripresa del fuoco ed il gruppo ha operato per tutta la notte sulla provinciale che da Calci sale sul Monteserra, nella mattina seguente hanno effettuato bonifica a Calci e nella sera e nella notte si sono spostati nella zona sopra Cucigliana denominata Campo dei lupi.
Ed ancora, nella mattina seguente hanno operato a Noce e Lugnano dove era ripartito l’incendio e venerdi sera su una delle cime del monte serra.
Il gruppo dei volontari della protezione civile della Misericordia ha eseguito le operazioni in collaborazione con le altre associazioni che prestano servizio antincendio, Misericordie, Pubblica assistenza, Croce Rossa, VAB, Racchetta, Operai regionali e forestali, nonchè forze dell’ordine come carabinieri polizia municipale e esercito, coordinato dalla regione con la SOUP , sala operativa permanente a Firenze che gestisce i mezzi aerei e le squadre da attivare per i vari eventi o segnalazioni in tutta la toscana.
Nella zona dell’incendio era stato creato un punto di comando base a Calci, in via del Paduletto, dove le squadre attivate dalla regione arrivavano e i DO (direttori delle operazioni) insieme ai tecnici pianificavano le attività da svolgere e inviavano le squadre sui luoghi assegnati.
La squadra larigiana era presente al momento dello spegnimento definitivo, ma il loro lavoro non è finito perché occorre restare attivi sul monitoraggio delle zone colpite, molto estese e con la presenza di luoghi poco accessibili.
Al momento è in atto il controllo del perimetro dell’incendio, zona con una vegetazione molto fitta e luoghi impervi ed è concreto il timore di forti venti e di eventuali acquazzoni che riverserebbero sulle strade tutta la cenere, rendendo difficile la circolazione.
I giovani della protezione civile devono dunque rimanere pronti ad intervenire in qualsiasi momento.