Alcuni membri di due associazioni (Gruppo Micologico Livornese e Misericordia di Lari) si sono dati appuntamento al casello di uscita dell’autostrada a Carrara.
Direte voi per cosa… due Associazioni così talmente diverse insieme?
Ma si!!!! domenica il 23 giugno per stare insieme e per fare qualcosa di diverso.
Il Gruppo Micologico Livornese, sempre funghi, funghi, funghi……….
La Misericordia di Lari, sempre interventi, dimissioni, sociale, corsi………
Traversando Carrara, mitica per i suoi marmi, ci siamo diretti a Campocecina, devo dire che avrei anche preso il bivio che porta a Colonnata…..lardo….ma la meta era un’altra.
Percorrendo con discrete curve, tornanti e boschi di castagni i venti chilometri che si separavano, siamo arrivati al Piazzale dell’Uccelliera a 1190 metri di quota, l’occhio è caduto (specialmente a quelli della Misericordia) sul Pronto Soccorso delle cave, ma abbiamo detto che si faceva qualcosa di diverso……. la meraviglia era lì a pochi passi, gli imponenti bacini marmiferi con le serpeggianti stradine che di giorno feriale vengono solcate da grossi camion che trasportano enormi blocchi di marmo, (pensate che l’attività estrattiva si sviluppò in epoca romana intorno al (48-44 a.C.) sotto Giulio Cesare).
All’orizzonte Carrara, la Riviera Apuana e Marina di Carrara.
Un altro chilometro ci ha portato al parcheggio, dove abbiamo iniziato il sentiero, attrezzati con scarpe da trekking (obbligatorie) e zaini con acqua e viveri, venti minuti dopo siamo arrivati nella verdeggiante piana circondata da pascoli e maestosi boschi di faggio e pino nero. Abbiamo fatto un giro nella faggeta per cercare qualche fungo…(anche quelli della Misericordia) ma di funghi neppure l’ombra.
Cambiando sentiero, ci siamo diretti al Monte Borla 1469 s.l.m. dove abbiamo trovato e fotografato alcune specie endemiche delle Apuane, ma era arrivato il momento della “fame” e allora ci siamo fermati nei pressi di una baita che alcuni veterani della montagna ci hanno gentilmente messo a disposizione, una struttura molto caratteristica con oggetti usati dai loro nonni.
I vari panorami erano da mozzafiato, meno male che ci siamo soffermati all’andata facendo qualche fotografia, perché nel pomeriggio le nuvole si rincorrevano e la visibilità era nulla.
Al termine della giornata saluti e alle macchine per il ritorno.
Direi che è stata una giornata molto diversa e tutti i componenti sono rimasti soddisfatti e sicuramente ci ritroveremo.
Fabrizio Puccini